Il fischietto di Imperia Davide Massa ritrova i granata dopo un campionato: l’ultima gara fu Torino-Lazio 1-1. Più vittorie per il Toro, ma il caso Larrondo…
Era il 6 marzo 2016. Alle 12.30 il Torino affrontava, all’allora “Olimpico”, la Lazio. Finì 1-1 la partita: andarono a segno Belotti, Biglia su rigore, con tanto rammarico da parte dei granata. Ciro Immobile, infatti, sbagliò un penalty giusto che avrebbe potuto portare sul 2-0 la squadra di Ventura, alla ricerca di punti per fare soprattutto morale. Altro Toro, altri giocatori, altro tipo di partita. Arbitro fu Davide Massa di Imperia, designato a dirigere la prossima sfida dei granata in casa dell’Inter.
Non è certo la prima volta che l’esperto arbitro di Serie A incontra i granata. E si tratta di precedenti fondamentalmente favorevoli: su 14 partite in totale (tra campionato e Coppa Italia), il Toro ha infatti collezionato otto vittorie, quattro pareggi e due sconfitte. Dove, però, c’è anche da recriminare e non poco.
Si può risalire, per esempio, alla stagione 2013/2014, quella che avrebbe poi portato i granata a festeggiare l’ingresso in Europa League. A Torino, in autunno, andò di scena una combattutissima partita contro il Milan: i granata, avanti per 2 reti a 1, si avviavano verso la vittoria. A pochi istanti dalla fine, Mexes affossava Larrondo, che rimaneva a terra dolorante; i rossoneri proseguivano l’azione, arrivavano in area e guadagnavano un rigore. Giusto per l’intervento scomposto e bizzarro di Pasquale, ma che non avrebbe dovuto esserci (l’attaccante argentino si era rotto un piede): l’azione sarebbe stata da interrompere ben prima. 2-2 finale e tante polemiche, come quelle della stagione successiva, quando a Napoli il Toro per 2-1 e Glik si vide negati due rigori abbastanza solari, che avrebbero permesso alla compagine di Ventura di pareggiare.
Ma Davide Massa, tra le varie partite, è legato anche a quella notte magica di San Siro, quando Riccardo Meggiorini mise a segno una splendida doppietta che portò il Toro, matricola del campionato, a pareggiare 2-2 proprio contro i prossimi avversari della squadra di Mihajlovic. Sfida amarcord? Può darsi, ma ogni gara è storia a sé. E il Toro di adesso è profondamente diverso da quello di allora. Negli uomini e negli obiettivi. Ma il ricordo resta comunque.
Questo è un vero pericolo!!il cocco di braschi..
Leggere di Larrondo e Meggiorini (con il massimo rispetto per entrambi) e vedere chi c’e’ in attacco oggi, fa pensare. Dopo tutto, il tanto discusso Cairo qualcosa di buono ha combinato.
All’epoca allenatore del milan era quel “signore” di allegri, che anziché lasciar soccorrere larrondo, gridò al suo giocatore di rimettere subito la palla in gioco.
Rimessa in gioco, fallo in area, rigore di balotelli, gol fischio finale.
Partita rubata.
beh, allegri “studiava” da allenatore gobbo. il milan e le strisciate in genere sono le elementari del crimine, la Juve ne è l’Università…..